Sul
sentiero del conoscere
"Abete
bianco e abete rosso"
Gli ingredienti
dell'ambiente alpino sono tutti quegli elementi che ci
circondano e ci accompagnano in quota durante le escursioni.
Spesso li abbiamo osservati con stupore, fotografati o
raccontati ma, di che si tratta?
“Quello
è un pino!” – Cit. molti lo dicono, indicando una conifera
(o qualcosa del genere).
Scherzi
a parte, a qualcuno sarà sicuramente capitato di chiedersi
quali piante sta guardando mentre percorre un sentiero. L’obiettivo
che si pone questo articolo, e i prossimi che sono in fase di
lavorazione, è di aiutare “il camminatore” a riconoscere
alcune delle specie arboree più frequenti in Piemonte che può
incrociare lungo il tracciato. Ovviamente non sarà un trattato
di botanica, ma una semplice guida senza troppe pretese.
Per
iniziare, cosa sono le conifere? Il significato del loro nome è
“portatrici di coni”, cioè le pigne. Esse sono i fiori
delle conifere, all’interno dei quali sono racchiusi i semi,
cioè i pinoli. L’altra particolarità per cui questa famiglia
è facilmente riconoscibile sono le foglie dalla particolare
caratteristica aghiforme. Generalmente sono piante “pioniere”,
cioè molto rustiche, quindi possono crescere in luoghi impervi
o a quote altimetriche maggiori rispetto alle altre specie ad
alto fusto.
La
prima varietà di cui si propone il riconoscimento è l’abete,
nello specifico quello bianco e quello rosso.
L’abete
bianco (fig1) è una specie molto diffusa, specialmente tra gli
800 e 1800 metri di altitudine. Si riconosce osservando le
seguenti caratteristiche:
-
La corteccia (fig3) è grigia e dall’aspetto
liscio;
-
Gli aghi (fig2) sono disposti ai lati del rametto
e presentano due strisce bianche sulla pagina inferiore (cioè
la parte “sotto”);
-
I coni tendono a svilupparsi verso l’alto e, a
maturità, si sfaldano per lasciar cadere i semi, ma non si
staccano dalla pianta;
-
In età avanzata, la sua chioma assume la tipica
forma a “nido di cicogna” perché si concentra verso la
parte apicale del fusto (cioè in alto).
A
differenza dei pini, questa specie predilige ambienti più umidi
e con escursioni termiche limitate, quindi può formare dei
boschi abbastanza fitti. In passato la sua coltivazione era
abbastanza diffusa per il legname di media qualità che questa
pianta offre.
L’abete
rosso, o peccio (fig4), cresce tra 1000 e 1800 metri di
altitudine. Differisce dall’abete bianco per le seguenti
caratteristiche:
-
La corteccia è rossastra;
-
Gli aghi (fig5) sono distribuiti in maniera
uniforme sul ramo;
-
I coni sono pendenti e, a maturità, cadono a
terra;
-
La chioma, di colore scuro, mantiene una forma
conica per tutto l’arco della vita.
L’abete
rosso è più rustico rispetto a quello bianco e, inoltre, la
maggiore qualità del suo legno ne ha favorito la coltivazione,
quindi è piuttosto diffusa. Questa conifera è anche “l’albero
di Natale”.
Con
queste sintetiche, ma mirate nozioni, speriamo che il
lettore-camminatore riuscirà a riconoscere queste due specie di
abete durante la sua escursione.
A
presto, con il prossimo articolo e le prossime piante!
Elena
(Formatore Equestre) del Team
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