Racconti
dalle alte terre
"HIKING-CLIMBING & HORSEBACK RIDING"
Tra
la carta e la pietra. Dove leggendo, il sentiero sembra semplice
la realtà oggettiva vissuta sul territorio risulta
completamente differente. Sottovalutare un rischio è di per se
un rischio. La rinuncia di un escursionista è un pregio dettato
dalla sua umiltà e lo rende capace.
Due squadre Alpiradio.it su tragitti separati e da loro mai percorsi a
piedi e a cavallo, a fronte di diversi imprevisti e difficoltà
tecniche hanno raggiunto il Campo Base predisposto in quota il
giorno prima e a cui erano costantemente collegati via radio, ma
andiamo a vedere nel dettaglio le loro impressioni.
Nella
mattinata di sabato Lucio e Fabrizio si muovono per raggiungere
le coordinate ove viene allestito il Campo Base(1) con
tutta l’attrezzatura radio, tenda, antenne, stazione meteo e
cartine dei percorsi.
Nella
tarda serata, in località Combe di Chianocco 1586 m. s.l.m.,
Fabrizio(2)
rimasto in quota inizia a testare gli apparati radio
collegando diverse stazioni anche a lunga distanza. La notte si
preannuncia fresca e umida, le nuvole avvolgono il Campo Base e
le prime gocce cominciano a scendere.
E’
l’alba e a valle le due squadre si preparano alla salita,
scarponi zaini, finimenti e cavalcature. Check Radio con il
Campo Base dove nel frattempo sono giunti in ausilio Alessia e
Andrea e alle 08:30, dal piazzale di Chianocco (TO) inizia
l’attività mista “hiking” e “horseback riding”.
Ogni squadra raggiunge l’imbocco per il proprio sentiero
(pianificato a livello cartografico e digitale) pronta ad
affrontare la salita con un dislivello di 1321 m, una pendenza
che arriva al 47,7% e una distanza che va dai 7 ai 9 Km.
Elena,
Lucio (formatori equestri) con i due destrieri Primel e Sognatore(3)
sintetizzano così il non semplice percorso:
“Dalla visura multimediale del tracciato, si era immaginato che il
sentiero sarebbe stato impegnativo a causa delle elevate
pendenze e dei dislivelli. Tuttavia, dopo averne percorso una
parte, ci si è resi conto che le difficoltà sarebbero state
molto più elevate del previsto. La soluzione, quindi, è stata
quella di condurre i cavalli a mano, per evitare rischi causati
dal fondo pietroso e impervio. Con cartina alla mano, in
costante contatto radio con il Campo Base abbiamo proceduto sul sentiero .
Dopo
circa un paio d’ore dalla partenza, giunti ad un
bivio, ci siamo visti costretti a cambiare strada e versante a
causa di uno sbarramento. A questo punto, l’idea era quella di
proseguire sul sentiero effettuato dalla squadra a piedi,
tuttavia, grazie al contatto radio, il gruppo a piedi ci ha
fornito indicazioni in merito all’ impraticabilità per i
cavalli del sentiero da loro percorso. Si è deciso perciò di
proseguire sulla strada carrabile fino al Campo Base.”
Erika e Davide(4) il team a piedi , hikers di
esperienza, fanno un esame obiettivo della loro via:
“Inizialmente
il sentiero parte ben tracciato e con una pendenza non troppo
eccessiva. Dopo poco più di un’ora di camminata
sopraggiungono i primi imprevisti. Diversi bivi ci hanno portato
a imboccare un sentiero non ben battuto e ci siamo ritrovati su
un versante in forte pendenza con erba alta e rovi. Valutando
abbiamo optato per ricongiungerci con la strada carrabile. A
quel punto seguiamo la strada asfaltata fino
a ritrovare una segnaletica che indicava il sentiero in
mezzo al bosco. Per una mezz’ora abbiamo percorso un sentiero
ben visibile nello splendido sottobosco con una pendenza non
troppo impegnativa per noi a piedi, ma obiettivamente
sconsigliato per la
squadra a cavallo. Giunti ad una borgata suggestiva, la
superiamo e arriviamo nuovamente ad un ulteriore bivio poco
segnalato,questo perché assente l’indicazione per le Combe
(Campo Base).
I vari bivi incontrati indicavano soprattutto il sentiero per
mountain bike e non per il trekking a piedi e questo ci ha messo
in difficoltà sulla scelta della via da percorrere. Difatti per
l’ennesima volta abbiamo sbagliato deviazione, trovandoci su
un sentiero comunque ben percorribile ma allungando il tragitto
di quasi un chilometro.
Durante tutto il percorso siamo sempre rimasti in contatto con
la squadra a cavallo e il Campo Base segnalando la poca
segnaletica su di esso.
Alla fine, dopo circa un’ora e nonostante i cambiamenti di
sentiero, siamo giunti alle coordinate stabilite.”
Una volta riunitisi al Campo Base,
discusso sulle peculiarità dei diversi percorsi, consumato un
pasto veloce e qualche istante di riposo soprattutto per i due
destrieri, ci si
prepara per il rientro in discesa. Anche in questo caso le due
squadre hanno valutato percorsi diversi sempre interscambiandosi
informazioni via radio (coperture telefoniche non sempre
garantite) in merito alla percorribilità, difficoltà e
pendenze. In questo frangente, Erika e Davide incrociano una
simpatica coppia di ermellini e di questo incontro ne
racconteranno in un articolo dedicato.
Traendo delle conclusioni si evince che, oltre ad essere stata
una bellissima esperienza prendiamo atto delle differenze tra
una valutazione cartografica ed una direttamente sul campo dove
i fattori fondamentali quali la incompleta segnaletica, le
variazioni orografiche il meteo e la stanchezza, possano
interagire ed elaborare innumerevoli variabili, quindi, per
completare la nostra escursione e ragionando sui diversi
fattori, mettiamo in agenda questi elementi che ci saranno utili
nelle prossime avventure in alte terre.
Fabrizio
Meynardi (C.I.P.P.) -
IU1GFO del Team AlpiRadio.it © 2020
|