Sul
sentiero del conoscere
"IL PASSO FELPATO"
Gli ingredienti
dell'ambiente alpino sono tutti quegli elementi che ci
circondano e ci accompagnano in quota durante le escursioni.
Spesso li abbiamo osservati con stupore, fotografati o
raccontati ma, di che si tratta?
E’
finalmente domenica mattina, il meteo ci è contrario, fuori
pioviggina e in quota sicuramente ci aspetterà la neve.
Siamo
a metà febbraio, prepariamo ciaspole e ramponi, oggi abbiamo
deciso di salire verso qualche cima sfidando il freddo.
La
destinazione è l’alta Val Varaita (Alpi Cozie - Cuneo), più
precisamente il vallone di Bellino.
Non
partiamo con l’idea di incontrare qualche selvatico in
particolare, ma con una giornata così uggiosa e con poche
persone in giro qualcosa si farà vedere.
Quindi,
binocolo e macchina fotografica pronti.
Ci
avviamo sul sentiero sotto una bella cortina di neve; una volta
indossate le ciaspole gli unici rumori che sentiamo sono quelli
dei nostri passi e il ruscello che scorre sotto un velo di
ghiaccio. Il sentiero parte attorno ai 1800 m.s.l.m. vediamo la
neve fino a che altezza ci consentirà di proseguire.
Il
manto a terra è fresco, ci fa avanzare con molta lentezza ma,
in due ore circa, il sentiero si apre su un ampio pianoro, siamo
attorno ai 2100 metri.
Tutto
tace, ci fermiamo ad ammirare il paesaggio imbiancato poi ci
dirigiamo verso l’unica baita presente per ripararci e
consumare un pranzo veloce.
Ma,
non siamo gli unici alla ricerca del cibo…
Difficile
non notarla con il suo folto mantello fulvo e il passo
flessuoso, una volpe compare sul pianoro. Non accorgendosi di
noi si ferma un paio di volte a saggiare l’aria e a guardarsi attorno.
La volpe ha un’alimentazione molto varia, da topi a insetti, a
vegetali e frutta; ma, in quel momento, sembrava solo di
passaggio. Impresa ardua riconoscerne il sesso, non vi sono
grosse differenze né per dimensioni né per colore;
quest’ultimo può variare in base all’età, alla stagione e
al singolo individuo. Anche il verso che emettono non e facile
avvertirlo se non ci si trova nelle vicinanze, solitamente di
notte. Si può sentire in questi casi un latrare acuto, che può
segnalare un pericolo o un richiamo per le femmine nel periodo
di accoppiamento. È un animale solitamente molto schivo, anche
se in alcuni casi e possibile vederlo vicino ai centri abitati
alla ricerca di cibo. Molto difficile che si avvicini a noi
umani.
Probabilmente
ritornava nella sua tana, solitamente una buca scavata nel
terreno, nascosta da radici o rocce.
Dopo
aver scattato qualche immagine, scompare dalla nostra vista
scendendo sul versante opposto.
L’incontro
giornaliero lo abbiamo fatto, con il sole che si prepara a
tramontare e la neve che scende meno fitta torniamo a valle.
Erika
(Guida
Escursionistica Equestre)
e Davide (Medico
Veterinario)
del
Team
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