Sabato 16 luglio 2022, ore 14:30, un gruppo di amici OM
composto da due Riccardo
(IU1PZJ – IZ1GDB), un Giovanni (IK1WEG) e famiglie, si dirige
in direzione Rocciamelone per passare un weekend all'insegna
di natura e spirito radiantistico, un'esperienza bellissima.
Sicuramente da consigliare e... da rifare!
Il piano: arrivare al rifugio "La
Riposa" salire al secondo rifugio, il "Ca d'asti", per il
pernottamento. Il giorno successivo, conquista della cima e
ritorno a casa per l'ora di cena. Ecco come è andata.
Lasciata l'autostrada e arrivati a Mompantero
ci aspettavano una quindicina di kilometri su una piccola
stradina a tratti sterrata che ci avrebbe portato al rifugio
La Riposa. Immerso in un paesaggio surreale formato da distese
di alberi completamente bruciati dall'ultimo incendio della
val di Susa, il percorso fa ricordare la resilienza della
natura che come una fenice, cerca a tutti i costi di
riemergere dalle proprie ceneri.
Parcheggiate le auto e dopo la necessaria tappa caffè (ottime le
torte e le crostate de
La
Riposa!) si parte a piedi per il secondo rifugio. Il sentiero è
perfettamente segnalato e battuto dalle centinaia di gambe che
lo percorrono ogni weekend. Piace davvero tanto la montagna eh!!
Dopo circa 2-3 ore, arriviamo là dove avremmo
passato la notte, affaticati, assetati e sopratutto affamati.
Durante la salita ci siamo immaginati come sarebbe stata la cena
tra taglieri di salumi e formaggi, polenta concia e leccornie
alpine...
Ore 19/19:30 cena veloce e poi subito fuori, a godersi il
tramondo facendo qualche QSO in 20m e 40m prima della nanna. Si
fa per dire.
Passata la notte in compagnia di un forte e
fragoroso russare di un qualche compagno di avventura (con
un'ottima modulazione perfettamente telefonica direi... 59 per
il log!!), veloce colazione e poi partenza per l'attivazione
dei 3538m del Rocciamelone.
Altre 2-3 ore su pietraia e sabbiolina costante e
si arriva finalmente in cima. Ad attenderci, oltre
all'onnipresente busto di Vittorio Emanuele della madonna a
braccia aperte, ci sono anche i gestori del bivacco che non
vedono l'ora di offrirci una buonissima tazza di tè e qualche
biscotto per riprendere energia.
Dopo aver fatto il bis di tè, si montano direttiva e dipolo per
collegare mezza Europa. Posizione ottima per sia per HF che per
V/UHF, peccato per la poca presenza in banda dei colleghi a
valle.
Portiamo comunque a casa una ventina di QSO a testa, possiamo
ritenerci soddisfatti.
Scaricate le batterie e ripiegato il dipolo ci
comincia la disciesa LUNGHISSIMA. Dopo 3/4 ore di strazio per le
ginocchia arriviamo finalemente al punto di partenza dove, con
acora in testa il mancato tagliere di salumi del giorno prima,
rimediamo subito. Salame di cinghiale, prosciutto crudo, toma
blu, castelmagno e miele... il tutto accompagnato da una
buonissima e freschissima birra non filtrata. Dopotutto ce lo
siamo meritati e poi, ALPIRADIO è anche questo no !!
Tornati alle
auto
e dopo aver fatto partire quella di
un
Riccardo collegando i cavi a quella di Giovanni, finalmente in
viaggio verso casa per una necessaria doccia!
Un ringraziamento ai due colleghi Riccardo
(IZ1GDB) e Giovanni (IK1WEG) per la compagnia e per aver reso il
weekend una bellissima esperienza.
Riccardo (IU1PZJ) del Team
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