Con l’amico
Gaetano, e altri amici equestri, si parlava da tempo di
organizzare un trekking a cavallo per ritrovarsi dopo tanto
tempo.
Si decide così di organizzare sui primi di giugno, il 3-4-5
per l’esattezza, con base al Rifugio “La Maddalena” in
località Vernagli a Montaldo di Mondovì e cogliere l’occasione
per fare una attivazione radio a cavallo.
A causa di qualche
problema lavorativo e tecnico, purtroppo, non riesco ad arrivare
nel pomeriggio del 2 a Vicoforte, con cavallo e bagagli, per
ottimizzare la partenza della giornata successiva.
Come spesso accade, il meteo ci mette lo zampino e, la sera del
2, Gaetano mi chiama e dice che a causa delle previsioni di
pioggia già in mattinata, per evitare di prendere acquazzoni, si
decide di anticipare alle 7.30 la partenza a cavallo.
La mattina di
venerdì 3 giugno, di buona lena alle 5.30, carico la macchina,
aggancio il trailer e alle 6.30 arrivo al maneggio. Recupero
tutta la roba (del cavallo) da caricare e metto tutto nella
selleria del trailer. Prendo il cavallo e gli do una rapida
strigliata e carico anche lui alle 7.15. Siamo pronti a partire
in direzione Vernagli.
Il viaggio procede tranquillo e regolare ma, lasciata
l’autostrada a Niella Tanaro e imboccata la provinciale in
direzione Montaldo, sono costretto a rallentare il ritmo tra un
tornante e l’altro sulla salita che porta a San Giacomo di
Roburent. Per fortuna però, non ho macchine dietro e quindi
riesco ad andare su con calma.
Arrivato a
destinazione vado a salutare Marco, il proprietario della
struttura che ci ospiterà, e gli dico che la pioggia ha fatto
anticipare il nostro arrivo e che ci saremmo stati anche a
pranzo.
Scaricato il cavallo, avviso del mio del mio arrivo agli amici a
cavallo sotto una leggera pioggerellina e decido di sellare
velocemente ed andargli incontro visto che stanno per arrivare a
San Giacomo.
Il cavallo è tranquillo e sicuro e strada facendo, dopo un po’
di riscaldamento, decido di percorrere dei tratti al trotto,
finché mi ricongiungo con i compagni di viaggio e arriviamo così
insieme al rifugio. Sistemiamo i cavalli in box e diamo loro un
po’ di fieno in modo da poter andare anche noi a fare pranzo con
un bel tagliere misto di salumi e formaggio. Finito pranzo,
fortunatamente, smette di piovere, anche se il cielo rimane
comunque grigio. Decido quindi di tirare giù dalla macchina la
radio e le antenne e di montare tutto per fare un po’ di
attività mentre gli altri guardano i cavalli e si rilassano.
Dopo circa mezz’ora, le antenne sono montate (verticale HF e
direttiva VHF) e collegate al KX3, metto lo spot e parto in 20
metri con la mia attività per passare dopo un’oretta abbondante
in 10 metri fin verso le 19 quando gli altri mi chiamano per
obbligarmi a smettere ed a stare un po’ in loro compagnia.
Spengo e ritiro radio e tavolino, soddisfatto per i discreti QSO
fatti con il nominativo II1ALPI ed ai 40 punti assegnati per il
diploma ai corrispondenti.
Fatta cena, la
serata prosegue in allegria e, dopo essere andati a controllare
i cavalli, andiamo a dormire.
Alle 7 del sabato
mattina, ci avviamo svegli ed entusiasti verso i cavalli, ma la
nebbia già presente di buon mattino ci costringe a rivedere
l’itinerario da seguire durante la giornata. Accuditi i compagni
di viaggio e fatta una buona colazione, decidiamo di non
percorrere l’intero anello prestabilito, ma optiamo per un
anello al mattino ed uno al pomeriggio, viste anche le
previsioni meteo non proprio brillanti.
Prepariamo i cavalli e partiamo in salita a piedi per montare
più avanti.
Dopo i primi passi,
noto immediatamente quanto il mio cavallo sia “carico”, a causa
della notte passata nel box (lui è abituato a stare libero nel
paddock), quindi passo in testa al gruppo e sento che poco per
volta comincia a sfogare le energie e riprendere lucidità.
Nel frattempo la nebbia continua a tenerci compagnia, più o meno
fitta, ma andiamo avanti e proseguendo lungo il nostro sentiero
cominciamo a scendere. Arrivati in piano sulla strada che dopo
qualche chilometro ci avrebbe portato al rifugio, la nebbia
progressivamente si alza e decido quindi di staccarmi un momento
dal gruppo per fare qualche test con il cavallo per verificare i
risultati del lavoro svolto con lui.
Parto al trotto, che
viene mantenuto in maniera regolare. Le buone risposte mi
confermano il cavallo in buona forma fisica e mentalmente
sereno, così, con il cavallo in mano, chiedo il galoppo che
alterno a buoni tratti di trotto fin quando non rallento alla
vista di una coppia a piedi.
Mentre faccio due parole con loro, decido di aspettare gli altri
per poi rientrare insieme ma dopo qualche minuto di attesa e gli
altri che non arrivano realizzo di essermi allungato un
pochettino troppo. Giro il cavallo e gli vado incontro e, una
volta raggiunti, rientriamo insieme al rifugio.
Disselliamo e
sistemiamo i cavalli nei box per andare a pranzo con il sole che
a volte compare per poi sparire nel cielo grigio.
Dopo pranzo, mentre gli altri preparano i cavalli per il giro
pomeridiano, io appronto il tavolino e la radio ed una volta
partiti con i cavalli accendo la radio e comincio a chiamare.
Ecco che gli amici radioamatori iniziano a rispondere.
Trascorso il
pomeriggio, guardo contento il log: a parte l’Italia, ho
ricevuto risposte da Germania, Repubblica ceca, la Polonia e
altri Paesi. Ritiro radio e tavolino e andiamo a cena.
Durante il pasto mi chiama Beppe I1WKN e mi preannuncia che lui
e Riccardo IU1PZJ, la mattina successiva, sarebbero passati a
fare colazione per poi raggiungere la cima del monte Alpet per
fare una attivazione da li.
La mattina di
domenica sveglia alle 7 e andiamo a dare da mangiare ai cavalli
e mi chiamano i due amici attivatori dicendo che a minuti
sarebbero arrivati.
Tempo di organizzarci e accompagno con la macchina I1WKN e
IU1PZJ all’imbocco del sentiero che li porterà all’Alpet e
ritorno in rifugio a fare colazione.
Mentre gli amici equestri preparano i cavalli per fare ritorno a
Vicoforte, raccolgo la roba del cavallo e la carico sul trailer
per avere già tutto pronto in vista del rientro.
Partono i cavalli e
allestisco la stazione per cominciare a fare chiamate.
Mentre preparo arrivano Elisabetta con suo fratello (entrambi
del Team Alpiradio) a salutarmi e così scambiamo due parole.
Dopo i saluti comincio a fare chiamata. Nel frattempo, sono
rimasto in contatto con Beppe e Riccardo per radio, visto che il
telefono non prende.
La Germania si fa sentire e risponde in massa alle chiamate ed
ai punti per il diploma.
Dopo le 11 mi chiama
Gaetano al telefono che mi chiede aiuto per il recupero di uno
dei cavalli con il trailer a causa di un infortunio di uno dei
compagni. Spengo tutto ed avviso gli amici radioamatori in cima
all’Alpet che scendo a recuperare il cavallo (lui sta bene, ma
Giancarlo è andato al pronto soccorso) e parto con macchina e
trailer. Mentre scendo ci organizziamo su un posto comodo dove
possano arrivare con i cavalli e che si possa fare manovra con
il trailer. Trovato il posto, recupero il cavallo e lo porto a
Vicoforte andando pianino visto che è poco abituato a viaggiare
con il trailer. Arrivato a destinazione lo facciamo scendere e
li si tranquillizza perchè si rende conto di essere a casa.
Riparto e dopo le 14
sono nuovamente ai Vernargli, faccio pranzo e dopo aver
collegato la radio alle antenne riprendo a fare le chiamate per
il diploma fin verso le 18 e arrivano anche Beppe e Riccardo
dall’Alpet.
Smonto tutto e andiamo a bere una birra al bar facendo il punto
della giornata e sulle future attivazioni
Finita la pausa, ci
dirigiamo alle macchine e carichiamo gli zaini e il cavallo e
partiamo in direzione Torino
Lucio (IU1LCP) del Team
AlpiRadio.it © 2022