Racconti
dalle alte terre
"Sfiorando i 4000"
Il "Re
di pietra" è la montagna piu alta delle Alpi Cozie e da
lassù, le antenne luccicano. Il racconto dell'amico Beppe
I1WKN in salita sul Monviso.
Il
Monviso,
3841 m slm con la sua forma piramidale è
la cima che spicca su tutte le Alpi Cozie piemontesi, visibile
da tutto il Piemonte ed oltre, culla dell’alpinismo e mito per
dare origine alle sorgenti del fiume Po. Sono passati molti anni
da quando in gioventù affrontai la sua salita per cui, ho colto
volentieri l'occasione di rifarlo in compagnia degli amici
radioamatori Alberto IW2NHE, Vittorio IK1RAC e Stefano IZ1BPN.
L'accesso in provincia di Cuneo,
da Saluzzo o Barge, si sale in Valle PO e si supera
Crissolo poi su fino a Pian del Re quota 2000 m, dove si
parcheggia (10 euro al
giorno).
Il dislivello complessivo è di 2200 metri.
Ci ritroviamo al Pian del Re sabato 12
settembre 2020 subito dopo pranzo. Partiamo in allegria, con
calma, un mantello
nuvoloso ombreggia leggermente il sole e verso le 17:30
arriviamo al Rifugio Quintino Sella dove pernotteremo.
Depositati gli zaini in camera e dopo una buona cena
facciamo un po’
di attività
radio all'esterno del rifugio con qualche collegamento e
cercando di tarare al meglio l’antenna per le HF prestata da Diego IZ1JFT
e mai usata prima.
La
mattina della domenica, sveglia alle 4:30, colazione e alle 5:15
si parte alla luce delle lampade frontali in direzione vetta.
Sul percorso ci sono parecchi escursionisti, tanto che il buio è costellato da una lunga fila di punti
luminosi. Si forma un po’ di coda nei passaggi più impegnativi, dove è
necessario mettersi in sicurezza, facendoci perdere un po’ di tempo e giungendo al passo delle Sagnette dopo l’alba. Da qui si
scende e proseguiamo il lungo avvicinamento tra rocce e roccette
fino alla base della piramide rocciosa.
Dal Bivacco Andreotti comincia la scalata vera e propria, non difficile ma sicuramente
impegnativa e con molti tratti esposti. Anche qui un po’ di rallentamenti dovuti alla quantità di alpinisti che si incrociano tra chi sale e chi
scende, i miei soci di avventura procedono sicuri e non abbiamo
neppure bisogno di legarci.
Arriviamo in vetta quasi alle 11:00 locali e, fatte le foto di
rito, ci spostiamo sulla cresta, leggermente ad ovest della
vetta per installare le antenne in modo da non intralciare gli
altri.
Facciamo
i primi collegamenti col portatile in FM, usando anche il call
di sezione IQ1TO, ovviamente con gli amici della sezione
ARI di Torino, il presidente Francesco I1OVI, Riccardo
IZ1GDB e Giovanni IK1WEG su altre due cime e Fabrizio IU1GFO per
AlpiRadio.it.
Poi montata la 2 elementi di Vittorio per i 6 metri, una serie
di collegamenti in 50 Mhz sfruttando la presenza del Contest delle Province, quindi
breve passaggio in VHF SSB usando la Moxon di Stefano ed
infine in 20 metri. Su questa banda però
ho fatto solo un pugno di QSO quasi tutti locali, con la
delusione di non aver sentito i soliti cacciatori europei, non
so se per scarsa propagazione o per scarsa efficacia dell’antenna MP1.
Vista l’ora, ormai le 13:00, i soci mi obbligano a
smontare tutto (sennò sarei rimasto ancora lì fino a notte) e
intraprendiamo la lunga discesa per il rientro, fortunatamente
con meno traffico ma comunque sempre delicata. Siamo al rifugio
alle 18:00, breve pausa e si riparte per il Pian del Re dove
giungiamo alle 21:00 ormai buio e nuovamente con l’ausilio
delle lampade montate sui nostri caschi.
Abbiamo camminato circa 14 ore, stanchi ma
entusiasti di aver raggiunto la meta senza intoppi e per essere
riusciti nell’attivazione radio.
Un ringraziamento a Stefano,
Alberto, Vittorio fantastici compagni di gita e a chi come
AlpiRadio.it ci ha supportato in questa avventura.
Beppe
Sera - I1WKN del Team AlpiRadio.it © 2020
|