Sul
sentiero del conoscere
"PICCOLI CURIOSI"
(ERMELLINO)
Gli ingredienti
dell'ambiente alpino sono tutti quegli elementi che ci
circondano e ci accompagnano in quota durante le escursioni.
Spesso li abbiamo osservati con stupore, fotografati o
raccontati ma, di che si tratta?
Giornata
splendida e calda, non ci sono nuvole in cielo. Siamo a inizio
giugno e per incontrare qualche specie animale bisogna partire
presto; con il caldo tendono a rimanere nel sottobosco o in tana
e difficilmente si fanno vedere.
Siamo
in Piemonte valle Varaita, nella zona sopra Sampeyre. La cima da
raggiungere non richiede una camminata impegnativa, ma questa
volta partiamo rilassati dopo la notte passata in tenda e già
in quota.
Usciti
dalla tenda un piccolo gruppo di caprioli al limitar del bosco
ci da il buongiorno. Per nulla spaventati si rimettono
tranquilli a mangiare.
Senza
far troppo rumore ripieghiamo la tenda, mangiamo una colazione
veloce e prepariamo gli zaini.
Il
sole sta sorgendo solo ora e l’aria comincia a riscaldarsi un
po’.
Mentre
saliamo notiamo ogni tanto nel mezzo del sentiero delle
cosiddette “fatte” ,ovvero feci di animali che lasciano
dietro al loro passare.
Osservandole
si può intuire cosa si aggiri nei dintorni. La
forma delle fatte e il contenuto sono ottimi indicatori
della specie.
Vediamo,
infatti, molte feci di capriolo, probabilmente appartenenti al
gruppo che abbiamo visto appena svegli, e alcune invece
completamente diverse.
Arriviamo
in cima, mangiamo il nostro pranzo e riposiamo qualche ora
guardando i gracchi alpini che ci sorvolano.
E
arrivata l’ora di scendere e ci incamminiamo verso valle.
Ormai i nostri incontri con i selvatici avvengono nei momenti
meno sperati.
Ci
fermiamo casualmente vicino a una piccola frana rocciosa per
bere un sorso d’acqua e sentiamo dei rumori provenire da sotto
alcune rocce. Come sempre, abbiamo pensato a qualche lucertola o
ramarro, ma da un buco formatosi tra le pietre spunta un musetto
appuntito che ci fissa curioso. Per qualche minuto nessuno osa
muoversi. Il tempo di puntare la macchina fotografica ed eccolo
scomparire.
Continuiamo
a rimaner fermi in attesa e in completo silenzio, ed ecco
risbucare un po’più in
alto e questa volta sopra una roccia il nostro piccolo curioso.
Color bruno rossiccio, con piccole orecchie tonde una lunga coda
e due piccoli occhi neri,ci facciamo studiare dall’ermellino.
Essendo
estate il colore tende al rossiccio e la parte inferiore sul
biancastro, in inverno con la neve sarebbe stato più difficile
vederlo, essendo completamente bianco con la punta della coda
nera.
Mentre
ci studiamo a vicenda e scattiamo qualche foto , ecco spuntare
il compagno, che si differenzia dalla femmina per la maggiore
dimensione.
Giusto
il tempo di scattare qualche foto ed eccoli rientrare nella loro
presunta tana sotto alle rocce.
Certi
che non avremmo fatto altri incontri così particolari, proseguiamo
il rientro.
Erika
(Guida
Escursionistica Equestre)
e Davide (Medico
Veterinario)
del
Team
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