Sul
sentiero del conoscere
"Pino uncinato - mugo e strobo"
Gli ingredienti
dell'ambiente alpino sono tutti quegli elementi che ci
circondano e ci accompagnano in quota durante le escursioni.
Spesso li abbiamo osservati con stupore, fotografati o
raccontati ma, di che si tratta?
Bentornati
per un nuovo breve viaggio “Sul sentiero del conoscere”.
Le
conifere di cui vi racconto in questo articolo presentano delle
particolarità per la reperibilità: le prime due specie sono
tipiche dell’ambiente alpino, mentre l’ultima non
è autoctona.
Ma
vediamo come riconoscerli:
Il
pino uncinato(1)
e il pino mugo(2),
anche detti “pini montani”, crescono a quote di tutto
rispetto: il mugo tra 1500 e 2700 metri, mentre l’uncinato tra
1200 e 2200 metri circa.
L’uncinato(1)
lo si riconosce perché:
-
ha la corteccia di colore uniforme;
-
gli aghi sono riuniti a coppie di due;
-
i suoi coni presentano degli “uncini”, da cui
deriva il suo nome;
-
il suo aspetto è simile a quello del pino rosso,
ma l’altezza di crescita del suo fusto è minore.
Il
mugo(2)
ha solitamente un portamento cespuglioso, non ad alto fusto,
quindi è facilmente riconoscibile. Questa sua caratteristica lo
rende una buona pianta per il controllo idrogeologico delle aree
in cui cresce: la sua forma e le sue radici trattengono il
terreno, quindi aiuta a prevenire frane e smottamenti.
Il
pino strobo(5)
è una specie americana introdotta e coltivata in Italia negli
anni ’70. Cresce
ad altitudini minori (non supera i 1000 metri).
Si
riconosce perché:
-
i suoi aghi(6)
sono riuniti a gruppi di cinque per ciuffo e tendenti al basso;
-
il cono(7)
ha forma molto allungata.
L’interesse
verso questa conifera era dettato dalla produzione di pasta da
carta e suppellettili quali infissi e pavimenti.
Alla
prossima escursione “sul sentiero del conoscere”
Elena
(Formatore Equestre) del Team
AlpiRadio.it © 2020
|